“Fare l’apicoltore, è redditizio?”, se ne discuterà sabato 30 a Vairano Patenora (CE)
L’apicoltura è un’attività economica, in grado di offrire opportunità di lavoro, a giovani e meno giovani?
E’ vero che l’investimento in apicoltura ha un indice di redditività elevatissimo?
Insomma, conviene fare l’apicoltore?
Il più delle volte, la risposta che viene data a queste domande è rassicurante, positiva, tutta orientata a consigliare gli investimenti apistici. Poi, però, quando si parla con apicoltori di lungo corso o si aprono pagine internet dedicate all’apicoltura, si scorge un settore in difficoltà, che soffre problematiche produttive e sanitarie, con bilanci che fanno fatica a chiudere in attivo alla fine dell’anno. Sempre, però, le affermazioni che si leggono o ascoltano, favorevoli o critiche alla valutazione sulla convenienza dell’apicoltura, non si accompagnano a valutazioni analitiche supportate da procedure e fonti di attendibilità scientifica. Le ricerche, in tal senso, infatti sono poche, incomplete, non sempre scientificamente attendibili. Eppure dovrebbero essere lo strumento di base da offrire a chi si vuole cimentare per la prima volta nell’attività apistica. Così come dovrebbero essere lo strumento di base per chi, già apicoltore, vuole “leggere” l’andamento economico della propria azienda nell’ottica di fare una valutazione critica di contesto e/o aziendale.
Pier Antonio Belletti è uno dei pochi esperti che, invece, ha indagato l’aspetto dell’economia dell’azienda apistica, in maniera seria, con approccio scientifico ma non perdendo mai di vista l’osservazione di campo. Ricercatore universitario, Presidente di Associazione apistica, apicoltore professionista, rappresenta la fonte informativa più attendibile in questo momento disponibile in Italia in materia di analisi di redditività dell’azienda apistica.